Pasqua 2025: italiani in viaggio

7 Maggio 2025

La Pasqua 2025 ha portato una ventata di ottimismo per il turismo italiano: sono stati ben 11,3 milioni i connazionali che si sono messi in viaggio, con 2,7 milioni che hanno approfittato delle festività ravvicinate (25 aprile e Primo maggio) per concedersi una vacanza più lunga.

Il giro d’affari complessivo ha raggiunto i 4,9 miliardi di euro. Il picco delle partenze è stato registrato durante il Venerdì Santo, quando 5 milioni di italiani hanno inaugurato il loro periodo di festa.

Le mete più gettonate

Il Belpaese si conferma la meta preferita per l’88% degli intervistati, mentre un 12% ha scelto destinazioni estere. Tra chi è rimasto in Italia, le preferenze si sono distribuite tra:

  • Mare (34,9%)

  • Montagna (23,9%)

  • Località d’arte (18,5%)

  • Laghi (5,5%)

  • Località termali (1,3%)

All’estero, a dominare sono state le grandi capitali europee (76,6%), seguite da destinazioni extraeuropee, crociere e mete marine.

La durata media della vacanza è stata di 4,7 giorni, con quasi 3 milioni di italiani che si sono concessi almeno 6 giorni fuori casa. La spesa media pro capite si è attestata a 438 euro, suddivisa principalmente tra:

  • Pasti (32,2%)

  • Viaggio (23,5%)

  • Alloggio (17,5%)

  • Shopping (12,6%)

Nonostante i numeri positivi, il carovita ha inciso sulle scelte: il 41,6% dei vacanzieri ha ridotto la spesa generale e la durata del soggiorno.

Modalità di soggiorno e attività preferite

Quanto agli alloggi, la maggioranza ha scelto di soggiornare presso parenti o amici (42,4%). Seguono hotel e villaggi turistici (15,6%), bed & breakfast (14,4%) e case di proprietà (7,7%).

Le attività più amate sono state:

  • Passeggiate (76,6%)

  • Relax (48,6%)

  • Eventi enogastronomici (39,7%)

  • Sport (8,3%)

In termini di mobilità, il 75% ha viaggiato in auto, mentre il 17,4% ha preso l’aereo e il 3% il treno.

Chi non è partito

Tra coloro che hanno rinunciato al viaggio, i motivi principali sono stati:

  • Problemi economici (46,6%)

  • Impegni familiari (35,3%)

  • Motivi lavorativi (12%)

Prospettive per l’estate

Secondo Federalberghi, i risultati di questa Pasqua rappresentano un segnale incoraggiante per il settore turistico, in particolare dopo il calo registrato durante la stagione invernale. La speranza è di affrontare l’imminente alta stagione con rinnovato slancio, pur restando vigili sull’impatto del caro prezzi.