Strategie G-Local

11 Maggio 2023

L’accoglienza è il principale fattore strategico delle imprese turistiche italiane: in una visione tanto globale, quanto locale, “G-Local”, è essenziale la valorizzazione delle tradizioni, tanto dell’ospitante, quanto dell’ospite. L’apertura alla conoscenza delle tradizioni altrui è un fattore nella strategia di accoglienza, che si coniuga nel focalizzarsi su alcuni aspetti, in seno ad una più ampia strategia economica nazionale: infatti, l’incoming straniero (e la sua soddisfazione, nel lungo periodo) contribuisce a garantire quei flussi finanziari costanti, necessari per stabilizzare ed incrementare il Pil, riaffermando sempre più l’importanza delle nostre imprese turistiche.

I clienti – al di là delle loro religioni e background culturale – trovano il proprio comfort quando percepiscono, in modo naturale, quegli aspetti culturali a loro familiari, che rendono gradevole la percezione della permanenza. Proprio la percezione positiva influenza le tanto temute recensioni: è interessante notare che alcune ricerche – condotte negli anni passati – evidenziassero come l’84% degli acquirenti si fida delle recensioni online come se si trattasse di raccomandazioni “personali”, quindi attendibili.

La nuova capacità di ottenere una percezione positiva, per intervenire positivamente sul passaparola e sulla fidelizzazione del cliente, incrementando il tasso di ritorno dei clienti, è un obiettivo da raggiungere, e per tali ragioni è opportuno soffermarsi sul valore aggiunto della valorizzazione delle tradizioni dell’ospite e dell’ospitante. Infatti, l’analisi e l’elaborazione dei dati del trend dei Paesi con maggior crescita economica e di maggiore capacità di spesa dei propri cittadini, comparata con i fattori culturali predominanti (religioni, tradizioni, abitudini alimentari etc.), ci mostra come i nuovi maggiori ‘spender’ potenziali interessati turisticamente abbiano caratteristiche specifiche.

LA ROTTA TOP SPENDER

Tale dinamica è riscontrabile in alcuni dati: in una ricerca del 2016, i turisti provenienti dalle “Oil Countries” (Emirati, Kuwait, Qatar, Arabia Saudita etc.), venivano definiti “top spenders” e, secondo altre fonti del 2022, questi, a Milano, effettuano acquisti con uno scontrino medio di 2.400-3.500 euro.

E ancora, tra i principali Paesi emergenti economicamente, la Malaysia (dove convivono tradizioni legate alla religione islamica, cristiana e indù) ha registrato, nel secondo quadrimestre 2022, una crescita pari al +8.9% rispetto al precedente che era del +5%, e che, secondo la Banca Mondiale, è una delle economie più aperte al mondo con un rapporto commercio/Pil in media superiore al 130% dal 2010.

Per poter essere pronti ad accogliere questi nuovi ospiti, rendendo gradevole il loro soggiorno (sia in ambito ricettivo che ristorativo) è richiesta una strategia e un’offerta “cross cultural friendly”, a basso investimento e con un grande ritorno economico, focalizzata su alcuni aspetti valoriali, che da un lato riaffermano le nostre tradizioni storiche, e che offrono anche una gradita alternativa che possa essere percepita positivamente in ragione delle tradizioni dell’ospite, per aumentare la ‘zona di comfort’ del turista.