Alberghi vs affitti brevi: due modelli a confronto

12 Luglio 2023

Sono superiori a 57 miliardi di euro i consumi turistici realizzati nel 2022 nei primi 500 comuni italiani a vocazione turistica, di cui l’88% (50,3 miliardi) relativi a presenze ufficiali e il 12% (6,8 miliardi) relativi a presenze “non osservate”. I pernottamenti non rilevati, che rappresentano il 23,6% dei flussi turistici, generano solo l’11,9% dei consumi e, di conseguenza, un’analoga percentuale nella creazione di ricchezza e di occupazione.

Sono questi i principali risultati del rapporto ‘Alberghi e affitti brevi – modelli di sviluppo locale a confronto, realizzato da Sociometrica in collaborazione con il Cfmt, presentato in occasione della 73a Assemblea Federalberghi, a Bergamo-Brescia. “Abbiamo la responsabilità di far capire quanto conta il turismo nel concreto della vita quotidiana di molte delle nostre comunità – ha affermato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi –. Lo studio che presentiamo è ricco di informazioni, di valutazioni sui meccanismi economici che sovrintendono all’economia dell’ospitalità, di stime dei flussi che non sono ancora registrati nelle statistiche ufficiali”. Entrambi i modelli hanno il fine di offrire ospitalità a chi pernotta in una destinazione turistica, ma le conseguenze economiche sono molto diverse, e talvolta opposte. E infatti, secondo le stime di Sociometrica, l’economia generata dalle presenze ufficiali copre un valore complessivo che riesce a finanziare oltre un milione di occupati, mentre l’economia fondata sulle presenze non registrate genera appena 137mila posti di lavoro. I

l maggior contributo che gli alberghi apportano alla crescita dell’occupazione è determinato anche dalla presenza di un’organizzazione aziendale complessa, con figure professionali di varia specializzazione e la capacità di creare e diffondere una molteplicità di interdipendenze economiche che producono occupazione e reddito. Questa capacità moltiplicativa è del tutto scarna nel caso degli affitti brevi, le cui operazioni, quasi sempre, si limitano alla consegna delle chiavi, alla pulizia finale delle camere e alla manutenzione ordinaria. “L’albergo è il fulcro su cui gioca tutta la grande macchina dell’ospitalità – ha aggiunto il presidente degli albergatori –. Il suo valore non sta semplicemente nei suoi fatturati, nella sua economia in senso stretto, ma negli effetti espansivi che è in grado di diffondere sugli altri settori. Offriamo pertanto questi dati alla riflessione dell’opinione pubblica, affinché venga riconosciuto il giusto valore a un settore che ha attraversato momenti difficilissimi, ma che adesso vuole rialzarsi e superare ogni record”.

 

TIPOLOGIA DI SOGGIORNONUMERO OCCUPATI (EQUIVALENTI)% NUMERO OCCUPATI (EQUIVALENTI)% PRESENZE TURISTICHE
Settore turistico “non osservato”137.46811,9%23,6%
Settore turistico “ufficiale” alberghiero ed extra alberghiero1.018.70188,1%76,4%
Totale spesa per consumi turistici1.156.169100,0%100,0%