Il turismo italiano rilancia l’occupazione: gli alberghi assumono a record

21 Gennaio 2025

Il settore alberghiero italiano sta vivendo un momento di grande dinamismo. Dopo gli anni bui della pandemia, le strutture ricettive tricolori hanno registrato un boom di assunzioni nel 2023, superando i livelli pre-Covid. I dati INPS, elaborati da Federalberghi in collaborazione con l’EBNT, offrono un quadro chiaro e positivo: il turismo è tornato a essere un motore trainante per l’economia italiana, offrendo nuove opportunità lavorative a migliaia di persone.

Una forza lavoro diversificata e dinamica

Una delle caratteristiche più interessanti di questo trend è la diversificazione della forza lavoro. Le donne rappresentano il 52,8% del totale degli occupati, dimostrando come il settore stia diventando sempre più inclusivo e paritario. Inoltre, quasi la metà dei lavoratori ha meno di 30 anni, un dato che evidenzia come il settore alberghiero sia particolarmente attrattivo per i giovani, che vi trovano opportunità di crescita e flessibilità.

Il Nord-Est si conferma la regione leader del settore, con oltre un terzo degli occupati concentrati in questa area. Tuttavia, anche il Sud sta registrando una crescita significativa, grazie agli investimenti in infrastrutture e alla valorizzazione del patrimonio culturale. La dimensione media delle aziende alberghiere è in costante aumento, passando da 12,1 dipendenti nel 2019 a 13,4 nel 2023. Questo dato indica un consolidamento del settore e una maggiore capacità di investimento e innovazione.

Le ragioni di un successo

Quali sono i fattori che hanno determinato questo boom di assunzioni? Innanzitutto, la ripresa del turismo internazionale, favorita dalla graduale riapertura delle frontiere e dalla crescente voglia di viaggiare. In secondo luogo, la maggiore attenzione degli italiani verso le vacanze nel proprio Paese, che ha sostenuto la domanda per le strutture ricettive nazionali. Infine, un ruolo fondamentale è stato giocato dagli investimenti delle imprese alberghiere in innovazione e digitalizzazione, che hanno permesso di migliorare la qualità dei servizi e di attrarre una clientela sempre più esigente.

Le sfide del futuro

Nonostante i numeri positivi, il settore alberghiero deve affrontare alcune sfide importanti. La principale riguarda la carenza di personale qualificato, soprattutto in alcune figure professionali come i cuochi, i camerieri e i receptionist. Per far fronte a questa carenza, è necessario investire nella formazione e nell’aggiornamento professionale dei lavoratori, nonché promuovere l’alternanza scuola-lavoro e i percorsi di apprendistato.

Un’altra sfida è rappresentata dalla stagionalità del lavoro, che comporta fluttuazioni occupazionali significative nel corso dell’anno. Per mitigare questo problema, è fondamentale diversificare l’offerta turistica, promuovendo destinazioni e attività che possano attrarre visitatori anche fuori dai periodi di alta stagione.

Le prospettive

Le prospettive per il futuro del turismo italiano sono positive. Il nostro Paese vanta un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico unico al mondo, che continua ad attrarre visitatori da ogni parte del globo. Inoltre, le nuove tecnologie e le tendenze del turismo sostenibile offrono nuove opportunità di crescita e sviluppo per il settore.

Tuttavia, per cogliere appieno queste opportunità, è necessario un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, imprese, sindacati e lavoratori. Solo così il turismo italiano potrà continuare a essere un motore di crescita economica e sociale per il nostro Paese.