Aggiornamento al 16 marzo
Federalberghi ha predisposto, sul proprio sito, le risposte alle domande più frequenti concernenti i provvedimenti che si stanno susseguendo in materia di Coronavirus.
Di seguito le FAQ:
Gli alberghi sono soggetti all’obbligo di chiusura?
NO. Il decreto del Presidente del Consiglio dell’11 marzo 2020 non menziona gli alberghi né altre strutture turistico ricettive. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, sentito per le vie brevi, ha confermato che gli alberghi non sono soggetti all’obbligo di sospensione. (fonte: Federalberghi, circolari n. 74 e n. 75 del 2020).
Il ristorante e il bar dell’albergo devono chiudere?
NO. Possono rimanere aperti per somministrare alimenti e bevande esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al decreto del Presidente del Consiglio dell’8 marzo 2020.
(fonte: Federalberghi, circolare n. 75 del 2020; Presidenza del Consiglio dei ministri, FAQ Turismo)
Gli alberghi possono sospendere la propria attività?
Resta ferma, per le strutture ricettive che vi abbiano interesse, la possibilità di osservare un periodo di chiusura, nel rispetto delle norme e delle procedure vigenti. (fonte: Federalberghi. circolare n. 75 del 2020)
Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio. Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l’aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo. (fonte: Dipartimento della Protezione Civile, FAQ Turismo n. 1)
Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive?
Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al decreto del Presidente del Consiglio dell’8 marzo 2020. (fonte: Dipartimento della Protezione Civile, FAQ Turismo n. 2)
Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche. (fonte: Dipartimento della Protezione Civile, FAQ Turismo n. 2)
Si può venire in vacanza in Italia?
Al momento no. Occorre evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio nazionale, nonché all’interno del medesimo territorio, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute; è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Pertanto fino al 3 aprile 2020, senza i comprovati motivi, nessuno può entrare in Italia, uscire dall’Italia, o spostarsi all’interno dell’Italia.
(fonte: Federalberghi)
Devo accertare i motivi di viaggio del cliente che chiede alloggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.
Le imprese turistico-ricettive possono fare ricorso agli ammortizzatori sociali?
SI. Le imprese alberghiere con più di cinque dipendenti hanno diritto ad accedere alle prestazioni del Fondo di integrazione salariale (FIS) per il sostegno al reddito dei dipendenti sospesi a causa del calo di attività dovuto all’epidemia.
(fonte: decreto ministeriale 3 febbraio 2016, n. 94343)