Il turismo lavora per l’Italia Parte I

1 Settembre 2022

L’economia turistica offre un contributo decisivo alla produzione della ricchezza italiana, allo sviluppo dell’occupazione, all’attivo della bilancia valutaria. Pertanto, in vista dello svolgimento delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, Federalberghi ha predisposto una piattaforma destinata a favorire il confronto con le forze politiche e con i candidati sui temi di principale interesse per lo sviluppo dell’economia del turismo. Il manifesto programmatico “Il Turismo lavora per l’Italia” indica oltre cento misure per sostenerne lo sviluppo.

Tra le priorità indicate, spiccano tra tutte la diminuzione della pressione fiscale, lo sviluppo di nuovi servizi, il contrasto all’abusivismo dilagante e l’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture.

Abbiamo riportato alcuni dei punti più importanti del programma.

Stanziare risorse adeguate

Un’adeguata disponibilità di risorse è condizione indispensabile affinché gli investitori, pubblici e privati, possano svolgere attivamente il proprio ruolo. Le piccole e medie imprese, pur costituendo la parte più vitale del tessuto economico del nostro paese, stentano a reperire sul mercato i capitali necessari per riqualificare o espandere l’attività, condizione indispensabile per potersi confrontare con l’agguerrita concorrenza internazionale.

La problematica, che interessa l’intera economia italiana, è particolarmente avvertita nel settore turismo, al cui interno prevalgono imprese di dimensioni medio-piccole. Similmente, anche gli enti pubblici che si occupano di turismo risultano spesso privi dei fondi necessari per attivare politiche di sviluppo. Se si considera il turismo un asset strategico, se si desidera che continui a concorrere alla creazione di valore e di occupazione, occorre re-investire nel settore una parte del grande contributo che l’economia turistica apporta all’economia nazionale.

L’obiettivo: Catalizzare le risorse necessarie per realizzare le politiche di sviluppo, incentivando gli investimenti privati e finanziando i necessari interventi pubblici.

Sviluppare le infrastrutture

La qualità dell’offerta turistica è fortemente condizionata dalla raggiungibilità della destinazione: gli ostacoli alla mobilità ed alla comunicazione si trasformano, automaticamente, in ostacoli allo sviluppo del turismo.

Inoltre, una città più ospitale verso i turisti è anche una città più accogliente per i propri cittadini. Non meno rilevante è il digital divide, con molte località turistiche non servite dalla banda larga. I disagi provocati dal deficit di infrastrutture sono amplificati dalla ridotta integrazione tra le stesse e da una insufficiente attenzione alle esigenze del turista e del turismo.

Non di rado, le decisioni concernenti l’organizzazione delle reti (collegamenti ferroviari, operatività degli aeroporti, collegamenti con le isole, etc.) assumono a paradigma di riferimento solo l’obiettivo di ridurre la spesa, senza preoccuparsi dell’impatto che la decisione produce sulla destinazione ,che viene privata di un asset strategico.

L’obiettivo: Potenziare la rete di infrastrutture a servizio della mobilità turistica.

Riqualificare l’offerta

L’offerta turistico ricettiva italiana ha registrato, negli ultimi trent’anni, un costante miglioramento: è cresciuta la dimensione media degli alberghi, è aumentato il numero di strutture appartenenti alle categorie medio-alte.

Gli sforzi che le imprese hanno compiuto per migliorare la qualità dell’offerta trovano riscontro oggettivo anche nel numero crescente di turisti stranieri che prescelgono gli alberghi italiani. La soddisfazione per i risultati ottenuti non può tuttavia farci sedere sugli allori, anche perché il mercato pullula di competitor agguerriti, spesso favoriti da una struttura dei costi notevolmente più snella.

Le imprese italiane possono vincere questa sfida solo puntando sulla qualità ed hanno pertanto necessità di condizioni di sistema che agevolino e sostengano continui investimenti.

L’obiettivo: Sostenere il processo di riqualificazione del sistema di offerta turistica, premiando le imprese che intendono effettuare investimenti e accompagnando l’uscita delle imprese che non sono oggettivamente in condizioni di rimanere sul mercato.

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