Le misure per attuare gli interventi di riqualificazione
I l decreto-legge n.152 del 2021 ha istituito: un contributo riconosciuto in forma di credito d’imposta e un contributo a fondo perduto, finalizzate a migliorare la qualità dell’offerta ricettiva, in coerenza con gli obiettivi del Pnrr.
Il contributo a fondo perduto e il credito d’imposta sono concessi nel limite di spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2022, 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 40 milioni per l’anno 2025. Il limite di spesa complessivo è pari a 500 milioni di euro, eventualmente integrabili sulla base della sopravvenienza di ulteriori risorse unionali, statali e/o regionali. Il 50% delle risorse è destinato a supportare investimenti di riqualificazione energetica e innovazione digitale.
Il 40% delle risorse è destinato a interventi nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Possono beneficiare dei due incentivi le imprese alberghiere, le strutture che svolgono attività agrituristica, le strutture ricettive all’aria aperta, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici. I soggetti beneficiari devono gestire un’attività ricettiva o un servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi in virtù di un contratto regolarmente registrato, da allegare obbligatoriamente alla domanda; devono essere proprietari degli immobili oggetto di intervento in cui sono esercitati attività ricettiva o servizio turistico.
Il credito di imposta è riconosciuto fino all’80% delle spese sostenute per gli interventi ammissibili, realizzati a decorrere dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024, ma è riconosciuto anche per gli interventi avviati dopo l’1 febbraio 2020 e non ancora conclusi, a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dal 7 novembre 2021.
Il contributo a fondo perduto non può essere superiore al 50% delle spese sostenute per gli interventi ammissibili realizzati a decorrere dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024, ed è fruibile per un importo massimo di 40mila euro, fruibile anche indipendentemente dal credito di imposta. Inoltre, può essere aumentato cumulativamente sino a ulteriori 30mila, 20mila o 10mila euro, a seconda di quanto previsto dall’intervento. In ogni caso, la misura massima non può superare i 100mila euro per ciascun beneficiario.
Sono considerati ammissibili gli interventi di:
- incremento dell’efficienza energetica delle strutture;
- riqualificazione antisismica;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e installazione di manufatti leggeri;
- realizzazione di piscine termali, e acquisizione attrezzature per le attività termali; acquisto di mobili, componenti d’arredo e illuminotecnica;
- digitalizzazione con sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti; pubblicità per promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti su siti specializzati;
- strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità;
- servizi di formazione