Ristorazione in hotel

17 Giugno 2021

Un reparto in continua evoluzione

 

Sono sempre di più le strutture ricettive che lasciano la ristorazione classica per adottare nuove formule, anche alla luce del fatto che il food & beverage in hotel si è dovuto adattare al mercato e ai nuovi modi di consumare cibo e bevande. Si presentano così diversi modelli da seguire e sviluppare, a seconda della tipologia di albergo, ed è da qui che si articola l’analisi degli esperti, fermi restando la massimizzazione dell’investimento e la minimizzazione del rischio.

L’opinione degli ospiti sulla ristorazione in hotel è cambiata, non vi è più un sentimento di ostilità nei confronti del ristorante interno alla struttura. E l’inserimento di un locale di qualità può apparire all’ospite come un servizio aggiuntivo.

Quindi, la ristorazione in albergo diventa un fattore determinante con cui fidelizzare il cliente, ma da dove cominciare?

Dall’analizzare alcuni fattori essenziali: target clientela, location, posizionamento sul mercato, struttura della cucina, costi della gestione f&b.
Ne consegue la necessità di creare un legame più concreto con il territorio in cui sorge la struttura ricettiva, in termini di ingredienti e visione culinaria”. Ma vanno anche differenziati i servizi offerti, personalizzandoli e rendendoli più dinamici, oltre a puntare su opzioni ‘ibride’, o semplicemente alla formula ‘only breakfast’, o ancora, ad aprirsi ai residenti.

Investire sulla ristorazione in hotel può anche rappresentare un’opportunità per ideare pacchetti ad hoc per i clienti. Si potrebbe, quindi, pensare alla possibilità di proporre cene a prezzo fisso con pacchetti di più cene a settimana”. E quando poi si hanno le idee ben chiare, via a un piano di marketing ben strutturato.